La mia storia in breve
giovedì 12 ottobre 2017
L'angolo cottura è un momento di riflessione all'interno di un ambiente unico che deve assolvere anche la funzione di soggiorno. L'angolo cottura deve poter dialogare con quest'ultimo pur distinguendosi. Le linee più attuali vogliono che l'angolo cottura non lo si percepisca per i suoi volumi contenitori, ormai superati, ma per la presenza dei suoi accessori: mensole, piatti, stoviglie, ecc. che contibuiscono essi stessi a definirne il carattere dell'arredo; la stoviglia diventa arredo e non c'è più bisogno di occultarlo all'interno dei classici pensili chiusi con antine. La cucina si apre e dialoga senza tabù con il resto della casa. Il loro ordine sparso, caotico, crea movimento e vitalità all'interno di essa: la spontaneità è vitalità. Con lo stesso criterio deve poi organizzarsi il resto, dall'interno verso l'esterno e non viceversa: prima la forchetta o il mestolo e poi il top e la mensola. Così anche i colori...che devono essere vissuti, consumati...comunicarne la storia di una vita vissuta dinamicamente: non statica e monotona. Ci deve esser anche un pò di sapore "travel", del viaggiatore. Un frigo di altri tempi con una marca che rimanda ad altri luoghi, meglio lontani, nello spazio e nel tempo. La mente ha bisgno di viaggare specie in ambienti angusti attraverso l'immaginazione e la memoria. La prima indaga lo spazio, la seconda il tempo.
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