La mia storia in breve

La mia storia in breve

domenica 15 aprile 2012

Raffaele Ruggieri - Candidato Consigliere Comunale a Martina Franca 2012

Chi è l'arch. Raffaele Ruggieri. Nato a Martina Franca il 20 febbraio del 1977, segno zodiacale: Pesci. Fino a 20 anni, vive, studia e lavora a Martina Franca. Sempre a sostegno della gente umile e lavoratrice, medita in cuor suo, sin da giovane, le modalità con cui affrontare i notevoli problemi che da tempo affliggono la città; in primis la carenza di opportunità di lavoro per i giovani. Mosso dalla volontà di fare qualcosa per la propria città e di non rimanere passivamente ad aspettare l'esito incerto degli eventi, decide di affrontare gli studi universitari per comprendere meglio e più da vicino i meccanismi legati al mondo del lavoro, al governo del territorio e alla progettualità delle iniziative imprenditoriali in campo edilizio. Nel 2004 si laurea con il massimo dei voti in Architettura presso l'Università degli Studi di Firenze sostenendo una tesi in antisismica. Lavora per un pò a Milano presso la Snamprogetti del gruppo ENI a San Donato Milanese in qualità di progettista per strutture di impianto. Di rientro a Martina Franca si occupa profusamente di progettazione edilizia, interior design e cura la redazione di pratiche amministrative per l'ottenimento di pareri, permessi, autorizzazioni e nulla osta nel campo edilizio. Attualmente lavora come libero professionista su cantieri da lui gestiti in piena autonomia come progettista e direttore dei lavori. Progetta un villaggio turistico eco-sostenibile con impianti solari e fotovoltaici nella provincia di Taranto. Si impegna nell'apertura di vari locali commerciali a Martina Franca, tra cui farmacie, collaborando al fianco di rinomate aziende arredatrici e falegnamerie di Martina Franca. Di personalità creativa e determinata, di fronte alle emergenze economiche della città, si sente in dovere di scendere in campo per offrire un contributo nella risoluzione dei problemi della città al fine di rilanciarne la ripresa, lo sviluppo economico e consentir così di attivare nuovi posti di lavoro.

Perchè vuole scendere in campo?
Raffaele Ruggieri vuole scendere in campo innanzitutto per due ordini di ragioni:
- sostenere l'ascesa dei giovani tecnici al governo della città
- sostenere l'approvazione del PUG (Piano Urbanistico Generale, ex PRG).
In particolare:
1. per consentire ai giovani di essere più partecipi nelle decisioni politiche della città
2. per far si che la nuova classe dirigente non sia più formata dai "soliti volti noti" garanti solo dei loro interessi personali, ma dai volti giovani, professionalmente preparati e dalla mentalità aperta, che sappiano dar voce a quella parte di cittadinanza da sempre poco ascoltata e che necessita, ora più che mai, di un grande sostegno di tipo sociale
3. per dire basta alla "solita cerchia di amici" che, adoperandosi con frasi fatte, demagogiche ed atteggiamenti baroneschi di altri tempi, ha burattinato per molto tempo ed infruttuosamente la nostra città. Viviamo in un epoca complessa, da ogni punto di vista, da quello tecnologico a quello legato ai nuovi strumenti di comunicazione (vedi internet); questi sistemi pretendono, nel governo del territorio, rappresentanti idonei, tecnicamente validi e preparati, con comprovati requisiti, dei professionisti insomma e non più dei classici amici di partito reclutati un po avunque con "tarallucci e vino". Martina Franca non può più permettersi questo. Le leggi si sono vistosamente moltiplicate negli ultimi decenni, e in ogni settore; per cui le nuove classi dirigenti non possono permettersi di essere dei "profani" nelle materie in cui si dovranno pronunciare: basta assegnare cariche pubbliche e ruoli di responsabilità ad amici inadeguati al compito da svolgere. Ci sono tanti laureati, capci e preparatissimi, che al posto di molta gente ignorante presenti nelle file del Comune, è costretta a starsene in giro disoccupata. Bisogna iniziare a dire basta a tutto ciò. Le leggi in ogni settore vanno conosciute molto bene, e serve studio e preparazione, anche semplicemente per sapere come fare ad accedere ai finanziamenti pubblici e a non farseli sfuggire, così come spesso è capitato a Martina in passato. Servono al potere persone che sappiano fare il loro lavoro specifico. All'orizzonte si affaccia a un nuovo modo di governare le nazioni da parte della Comunità Europea; le nazioni stanno cedendo pian piano all'Europa la loro sovranità per la gestione dei vari territori. L'Europa pretenderà pertanto sistemi e reti di gestione del territorio sempre più efficienti ed informatizzati (internet, poste certificate, ecc.). Non sarà più ammissibile tollerare l'ignoranza in chi governa la città. Il non saper come fare le cose determina la perdita di tempo a quelle poche persone che invece sanno fare il loro lavoro. Se si perde tempo, si perdono le scadenze dei bandi e quindi i finanziamenti che servono alla città. Di fronte a ciò, non ci si può più permettere di affidare il governo della città ad una classe dirigente di dubbia validità nel gestire la nuova complessità che li aspetta nei confronti dell'Europa. Pertanto è d'obbligo affidarsi ai tecnici preparati e di provata esperienza; persone valide perchè testimoniate dal loro curriculum e non dall'appartenenza semplicemente a caste privilegiate. Siamo giunti al limite di dover mettere quasi in discussione la validità stessa dei criteri democratici per eleggere qualcuno. Perchè il risultato di quanto è sotto gli occhi di tutti: un vero fallimento. Il vecchio sistema, quello di dare il voto sull'amicizia o sulla simpatia deve finire per il bene e l'efficienza del paese. Si affaccia all'orizzonte l'approvazione di nuovi criteri di scelta per la designazione dei candidati e il governo Monti ne ha dato per primo la prova fornendoci una nuova linea di indirizzo. La formula democratica fin troppo corrotta negli ultimi tempi dal sistema degli ammanigliamenti vari sta giungendo ora al termine. Per cui la vecchia guardia di politici ormai anziani ed in pensione, è opportuno che se ne vada a casa e che lasci il posto a persone veramente tecnicamente preparate e che vogliano fare veramente qualcosa per la città. Servono fatti, azioni, non più parole retoriche e demagogiche dette al vento. Martina Franca necessita di tutto questo affinchè non si continui a rimanere indietro rispetto agli altri comuni, perdendo occasioni economiche, ovvero finanziamenti pubblici, che più volte ci siamo fatti perdere in passato a irrimediabile discapito di tutta la cittadinanza. Il motivo della disoccupazione giovanile risiede in tutto questo. Più volte i nostri politici, per negligenza o perchè semplicemente fin troppo presi a rimediare ai loro errori, altrimenti sanzionati (vedi periodo della "revisione dei conti" e degli "stipendi d'oro", periodo in cui tutti erano impegnati a come uscirsene fuori, mentre dall'altra parte perdevamo finanziamenti importnati nel campo della sanità), hanno lasciato sfuggire a Martina importanti finanziamenti pubblici, finanziamenti che avrebbero potuto ridare ossigeno alla cittadinanza.
4. per non permettere di continuare a perdere tempo dietro inutili ed improduttive conversazioni di palazzo tra vecchi rappresentanti ormai inadeguati
5. per non lasciare invece, fuori dalla vita politica, i giovani professionisti, preparati, laureati e referenziati, che portano in dote un importante sapere utile alla città e che, se sacrificato, diventa un ulteriore occasione persa per la cittadinanza.

Qual'è l'impegno principale che si vuole assumere?
Il PUG. L'obiettivo nel mio impegno sarà quello di sollecitare la formazione del nuovo piano regolatore, oggi PUG; strumento fondamentale per il rilancio dell'economia della nostra città. Molti imprenditori si scoraggiano ad investire a Martina Franca per il semplice fatto che ancora non c'è un piano regolatore adeguato. Quello esistente risale agli anni '70. L'assenza di un PUG lascia la città nella più assoluta incertezza. Di fronte a tali incertezze, gli investitori non investono. Se non vi sono regole chiare e trasparenti valide per tutti, gli imprenditori preferiscono investire altrove, così come già sta accadendo, vedasi il caso del comune di Cisternino che da pochi anni, da quando ha adeguato il proprio Piano Regolatore, registra invidiabili segni di ripresa nell'economia del turismo. Inoltre l'assenza di un PUG equivale a dire assenza di "regole del gioco", condizione questa che istiga l'imprenditore all'illecito e a non vedersi mai completata l'opera iniziata; e di casi a Martina ce ne sono parecchi. Se non si investe non riparte l'edilizia, che, dai tempi più antichi, è sempre stato il volano principale dello sviluppo delle altre attività, si pensi all'Antico Egitto: tutta la vita di un uomo si svolgeva intorno alla costruzione di una piramide, voluta dal faraone. Se non parte l'iniziativa edificatoria degli imprenditori, non lavora nessuno: non lavora il fabbro, il carpentiere, il l'architetto, l'ingegnere, geometra, il falegname, il vetraio, il mobilificio, e così via; in pratica tutti si fermano. E tutto parte dal PUG ovvero dal piano regolatore generale che stabilisce le regole del gioco di cui l'imprenditoria ha bisogno per credere nei suoi investimenti. Alimenta l'iniziativa imprenditoriale la presenza di regole chiare e trasparenti per tutti e non solo per "i privilegiati". Inoltre per stimolare gli investimenti c'è bisogno di snellire anche la burocrazia, perchè l'imprenditore necessita di tempi certi e rapidi. E la certezza ancora una volta passa attraverso il PUG, che ad oggi, a Martina, non c'è. Detto questo, vi esorto con un invito: sostentemi numerosi in questa mia campagna elettorale, mi propongo come consigliere comunale al fianco del dott. Michele Muschio Schiavone, in quanlità di candidato sindaco. Proviamo insieme a creare le condizioni per il rilancio della nostra economia.

Ringrazio anticipatamente

Un saluto a tutti

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